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Immagine del redattoreMattia Arduino e Lorenzo Trincheri

LA PRIMA MARATHON


L' isola d' Elba è un posto speciale per me, ci torno da tre anni nonostante mi piaccia il mare come ai gatti.

Quest'anno ci sono tornato senza la bici con le batterie =) e me la sono gustata a pieno, la mia prima Marathon è stata cosa mi aspettavo, un'esperienza in cui si combatte prima di tutto con se stessi, la gestione dei km che passano è fondamentale e saltare per aria è facilissimo visto il chilometraggio (75km) il dislivello (2500 mddl circa ) e la velocità media che si cerca di tenere, condito tutto da un percorso molto molto nervoso con pendenze veramente speziate....


Potrei mettermi a raccontarvi che siamo partiti molto indietro nell'ultima batteria e che nonostante i tappi vari siamo arrivati nemmeno così indietro in classifica o chilometro per chilometro cosa è successo, invece voglio fare i complimenti a chi pratica ad alto livello questo tipo di disciplina.

Ormai nella bici mi manca il trial e le ho provate praticamente tutte le discipline e devo dire che tornare alle mie origini di "atleta" di endurance mi ha dato molto di più di cosa potessi sperare.

Da un paio di mesi "vivo" quasi come alcuni di loro ( purtroppo c'è sempre l' inconveniente che devo mangiare e per farlo a lavoro ci devo andare =) e vedo di conseguenza quanto e come vivono lo sport, per me è qualcosa di assolutamente affascinante. Sono sempre stato ammaliato da chi si dedica anima e corpo a qualcosa ( seguo musicisti sui social solo per l' estro conquistato che traspare da loro senza capire assolutamente niente di musica ) e si impegna a 360 gradi per un' obbiettivo qualsiasi esso sia, probabilmente è tutta roba affine al mio carattere che è o 100 o 0.

Gli action sports come il dh il motocross la bmx sono parte di me li ho vissuti come sto vivendo ora la "mtb classica" ma devo riconoscere che sono molto legati all' estro puro, puoi allenarti anche li tanto e bene ma una base di dote innata è fondamentale mentre nell'endurance specialmente al giorno d'oggi la base ovvero il motore che ognuno ha è determinante per ottenere risultati prestigiosi, ma la cosa più importante per avere resa e miglioramenti è l'attitudine e la costanza, non importa se hai un motore di una 500 Young l' importante è farlo crescere per step in modo intelligente.

Per questo motivo i ragazzi che si dedicano a questo mondo sono delle macchine da guerra, ogni aspetto della quotidianità è pesato per poter essere utile in sella ( cibo, riposo, allenamenti, svago ) ed è tutto' altro che semplice.


Non so se mi sono spiegato ma vedo una professionalità anche a livelli come il mio da serie Z che sono ammirevoli e che costano in termini di sacrifici e impegno veramente tanto sulla vita di un ragazzo di 20-25 anni, cosa che in altre discipline non ho visto in maniera così marcata e così determinante per ottenere risultati anche di prestigio.

Senza contare che poi in discesa ormai chi si veste attillato ( non tutti per carità ) va come e più di tanti atleti che si dedicano a discipline gravity....


Quindi complimenti a chi gareggia in questa disciplina ad alti livelli e a chi rende possibile questa resa, allenatori, nutrizionisti ecc... Se qualcuno un paio di anni fa aveva definito la dh come la formula 1 della MTB penso che l'endurance sia paragonabile alla 24h di Le Mans, ogni gara è velocità pura protratta il più possibile nel tempo... un mix che è super difficile ottenere..


Ringrazio chi rende possibile tutto ciò e Alex Luise per alcune delle immagini nel pensiero =)



Ci vediamo alla prossima 24h di Le Mans =) !





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